Approvato oggi dall’Assemblea regionale siciliana il Bilancio consolidato 2022 della Regione. Si tratta del documento contabile consuntivo che riunisce i risultati economico-finanziari del Gap (Gruppo amministrazione pubblica) composto dagli enti partecipati, controllati o strumentali della Regione, documento munito di parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.
«Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per avere una situazione di bilancio regolare e ben definita - dichiara il presidente Renato Schifani - per dare ai siciliani certezze sulla tenuta della Regione e sulle risorse da utilizzare nei servizi e nell’attività amministrativa».
«Il via libera al Consolidato 2022 - afferma l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone - conclude di fatto la fondamentale attività di riordino contabile, impegno da noi assunto e attuato nell’ultimo anno. In questo documento prosegue la nostra azione di allargamento del perimetro di consolidamento e dunque degli enti legati alla Regione che vengono sottoposti ad attento controllo. Nel 2018 l'amministrazione regionale riusciva a inserire nell’elenco 21 enti, oggi invece siamo a 73, rafforzando così i principi di certezza e di trasparenza che devono connotare i conti del nostro ente. Stiamo facendo chiarezza su questi enti, in gran parte attivi e strategici, ma ci sono anche dei carrozzoni che già l’anno prossimo potranno essere cancellati a decine. Con l’approvazione del Consolidato, passeremo ora - ha concluso Falcone - al reclutamento di nuovo personale attraverso le assunzioni dei vincitori dei concorsi al momento pendenti».
Gli enti rientranti nel Gap della Regione Siciliana, come riportato dal Bilancio consolidato 2022, sono 158 e cioè 23 organismi strumentali, 69 enti strumentali non in liquidazione, un organismo tecnico, 8 società controllate, 4 società partecipate, 46 enti strumentali in liquidazione, 5 società controllate in liquidazione, una società partecipata in liquidazione e una società indirettamente partecipata. Il governo regionale ha proceduto a individuare il perimetro di consolidamento, allargando a 73 il numero degli enti inseriti, applicando i principi stabiliti dalle normative sulla rilevanza dei soggetti da consolidare e sul reperimento delle informazioni contabili in tempi congrui.
Fonte: Regione Siciliana
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