«Respingiamo al mittente l’invito della Vicesindaco Varchi affinché sulla vicenda dell'addizionale IRPEF ci sia meno demagogia e maggior rispetto della verità, perché è proprio questa che noi vorremmo ristabilire.
Questa amministrazione ha sbandierato la propria vicinanza al Governo nazionale, che avrebbe dovuto portare ad una revisione radicale dell'accordo fra lo Stato e il Comune. Così non è stato e non ci sarebbe niente di male ad ammetterlo: hanno ottenuto meno di quanto avevano sperato e quanto avevano inopportunamente preannunciato. Lo dicono i numeri, non noi.
Su una cosa però vi è totale sintonia col Governo nazionale: l'aggressione ai ceti più deboli, come dimostrato dal fatto che questa Amministrazione sta provando ad abolire l'esenzione per i contribuenti con reddito inferiore ai 10.000 euro che era stata introdotta nella precedente consiliatura.
Quindi sicuramente le mani nelle tasche dei palermitani si mettono, soprattutto di quelli più fragili.
Non ci sorprende quindi che non si pensi ad alcun criterio di progressività dell'addizionale IRPEF, almeno per il 2023, che realizzerebbe il sacrosanto principio che a contribuire di più siano coloro che hanno di più.
Noi faremo la nostra battaglia in Aula, proponendo emendamenti su tutti questi temi e sfidando ogni singolo consigliere di maggioranza a dimostrare la coerenza fra parole e voto in Consiglio comunale».
Lo dichiara la consigliera comunale di Progetto Palermo e componente della commissione Bilancio e Tributi, Mariangela Di Gangi.
Fonte: Comune di Palermo
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