"Credevo che si potesse fare il partito unico e ingenuamente che Renzi facesse un passo di lato, dato che guadagna due milioni in giro per il mondo", ha intanto spiegato Carlo Calenda stamane intervistato da Repubblica, ribadendo la sua versione sulla rottura con Italia Viva.
"La verità è che Renzi strutturalmente non può fare un passo di lato. Si è visto dopo il referendum", ricorda il leader di Azione e presidente del Terzo polo. "Quando a dicembre si è ripreso il 100% di Iv - ricostruisce - . L'ho chiamato e mi ha detto: stai sereno. È uno che se non stai attento ti si 'magna'. Ma io sono un boccone indigesto". "Qualcuno me lo aveva detto che dovevo stare attento - rivela -. Ma non credo sia stato un errore allearci alle politiche. Anche perché io non ero sicuro di avere le firme". Calenda definisce Renzi "uno pirotecnico, che ne fa una al giorno, come si è visto col Riformista".
Per ora l'alleanza parlamentare, i gruppi assieme in Camera e Senato non si romperanno: "Spero che continuino a esistere perché sui temi, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Con Rosato, Bonetti, Marattin". "Il nostro cantiere sarà aperto - fa sapere - . Il partito nuovo lo faremo lo stesso. Con i libdem europei, con i popolari". "Sentirò gli organismi di +Europa - conclude -. Il nostro progetto in teoria era aperto anche a loro, dall'inizio".
Fonte: Adnkronos
Fonte Immagine: Instagram Calenda
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