Il seicentesco Palazzo Fatta di Palermo ospiterà “L'Ultimo Abitante. Elogio della Solitudine”, mostra fotografica di Paolo Tarantini. La personale, che rientra nella rassegna POT-SHOW per un anno di potpourrimensile.com, sarà inaugurata martedì 20 aprile 2010 alle ore 21.00 e rimarrà visibile fino al 5 maggio 2010.
“L'Ultimo Abitante - Elogio della solitudine” è il foto-racconto di un viaggio in un'Italia tanto nascosta quanto reale. Paolo Tarantini, giovane ed affermato fotografo marchigiano, parte lasciando il caos cittadino e si dirige a Sud per addentrarsi nel Parco Nazionale del Cilento. Qui incontra Giuseppe, “pro-loco, sindaco, dottore, muratore e custode di Roscigno Vecchia”, come lui stesso si definisce, unico abitante di questo abbandonato borgo della provincia di Salerno.
I dieciscatti inbianco e nero de “L'Ultimo Abitante” ritraggono il volto di un uomo antico, dalle sembianze quasi garibaldine, lo sguardo fiero e profondo, la pipa fumante sempre in bocca. Un uomo gioviale ed eloquente, che ha trasformato una scelta di solitudine in un modello di velata beatitudine. Forte è il contrasto dei bianchi e dei neri che cercano, nella vita di Giuseppe, elementi che riconducano a sentimenti condivisi: l’abitazione povera ed essenziale, le case pericolanti e vuote, la sua compagna, Clara, giovane e socievole asinella. Le fotografie di Tarantini sono vere e proprie tracce di luce e ombra che impressionano l’unicità di una storia, di una scelta semplice ma rivoluzionaria.
In proposito, così si esprime il critico Aldo Gerbino, curatore della mostra: «[…]la figura di “Giuseppe” sorregge, come può, le nostre più profonde utopie, aiutandoci ad entrare nell’onirica visibilità d’uno spaccato colto, nella sua probabile irrealtà, ad emulare condizioni insite in civiltà ormai obliate.[…] le vecchie abitazioni usurate di Roscigno assumono l’identità di un’urna decisa a preservare un gesto di poesia, un residuo di sapienziale umanità. […]Tarantini inverte i valori prospettici dell’osservatore. […]Viaggiare, tra le maglie di questo espressionismo visionario, significa, dunque, toccare (o almeno provare a toccare) lo sguardo dell’uomo, il suo gesto, le sue quiete passioni».
Paolo Tarantini (Sassocorvaro, Pesaro, 1980), dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione (Urbino, 2004), si diploma in Direzione della fotografia presso la NUCT a Cinecittà (2006). Vince la sezione “migliori autori marchigiani” della XVI edizione del Fano International Filmfestival con il cortometraggio “Tre” e nel 2006 cura la direzione della fotografia del cortometraggio Red Line (HD e P+S teknique) classificato al 1°posto al Taormina Filmfestival, vincitore del premio Intel Centrino Duo Award e finalista al festival del corto de LA7. Partecipa come operatore alla realizzazione di diverse serie di cortometraggiin digitale e trasmissioni per emittenti tv. È aiuto-operatore e videoassist per la serie tv “Un medico in famiglia 5”, “I Cesaroni 2” e “I Cesaroni 3”.Nel 2009 sposta definitivamente l’attenzione dal video alla fotografia, muovendo i primi passi nel mondo del reportage.
Espone “L'Ultimo Abitante” in occasione della collettiva d’arte visiva “L’accolta dei 15” a Fano (Pesaro, 2009).