Salute, Serenità, Gioia, Prosperità!

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Pubblicata il: 23/12/2013 - 06:37
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Alcune amare considerazioni di fine anno. Si annuncia un altro tristissimo Natale e un difficile 2014: un’escalation senza fine che dura già da almeno un triennio. Basta guardarsi intorno per vedere l’atmosfera forzata e pesante che ci permea, dettata dalle  vicende appena passate e quelle incombenti.
Dopo tanto tempo il popolo è sceso nelle piazze italiane, ha manifestato il suo dissenso, fra inizi di rappresaglie e ormai nota insensibilità politica. É stato un mezzo flop, non saprei se dire per fortuna! Ma attenzione: è solo l’inizio. Il malessere sociale e il malcontento salgono a dismisura, insieme alle dure normative e tasse poste in essere. Un anno pesante in cui questo altalenante governo “multietnico” ci ha mostrato di tutto, e a nostre spese! Sono scesi in  campo: luminari; tecnici d’ogni sorta; ministri e perfino selezionati saggi, riuniti in prestigiose location … E la storia che si profila è drammatica più che mai. Immagino fra un ventennio un ragazzo che la studia, magari su un lettore per libri digitali, di sicuro li manderà a quel paese! E avrà infinitamente ragione perchè ha capito il motivo per cui è nato con i debiti, perchè ha una famiglia precaria e perché il suo avvenire sarà molto incerto. I nostri rappresentanti politici, con una superficialità e insensibilità inaudita, si sono mescolati, rimpastati, traditi, riunificati per salvaguardare i loro personali interessi e hanno portato il nostro nobile Paese, culla d'arte, cultura e ricco di innumerevoli risorse, alla gogna e alla deriva, senza mai rinunciare ai loro privilegi, ma nemmeno per facciata! Hanno “inventato” le stesse tasse, rivisitate da nomi nuovi,  girandole e modificandole come il gioco delle tre carte. Prendi qua e sposta là. Scandalosa inettitudine! Quanta rabbia, amarezza e impotenza! Impotenza. E allora con che animo festeggiare, guadare al futuro? Ė una festa contrassegnata da molteplici preoccupazioni: alcune immediate e contingenti, già i primi giorni del nuovo anno, altre a divenire. E, dunque, come gioire, come fare finta che tutto vada bene? E' realmente impossibile questa volta simulare l'indifferenza o, magari,  “ci penserò dopo le feste!”.  No, non si può, proprio no! Troppi sacrifici richiesti che, probabilmente, resteranno inevasi per impossibilità ad assolverli. E non vorrei che si stesse annunciando, in modo subdolo e sotterraneo, qualcosa che ci porti verso la catastrofe totale. E' ormai un miraggio la soluzione ai problemi reali del Paese, ogni giorno il debito pubblico sale e loro – gli onorevoli - ci stanno chiedendo ancora una volta di immolarci, di rinunciare.  Ma non hanno capito che anche volendo non abbiamo proprio dove pescare, le tasche sono vuote, così come le dispense, gli armadi, i negozi, i supermercati e le aziende. E i conti correnti dei "superstiti", elite esclusa, s’intende! E la disoccupazione sale, e non solo quella giovanile! Come si può assumere in tale situazione? Tutti abbiamo paura perfino dell’oggi, figurarsi del domani. Investire? Pura utopia! Non c’è aspettativa alcuna: insomma una vera ecatombe.
Cari lettori di Palermomania, come porgervi semplici, sinceri e sentiti auguri? Sembra quasi una farsa. Abbiamo rinunciato ai doni natalizi, agli sfarzi, alle feste, e va perfino bene, pur di salvarci... Ma per nulla al mondo rinunceremo ai nostri affetti e alle nostre antiche tradizioni. E per chi ha fede a festeggiare Gesù Bambino, Nostro Signore e Salvatore. In questo  malinconico Natale esprimerò solo desideri spirituali e umili preghiere, affinché arrivi un po’ di Gioia, Serenità, Prosperità e tanta tanta Salute alle famiglie e nelle case delle persone più bisognose, e a quelle a cui voglio più bene. Sono questi i miei personali AUGURI di Buon Natale e Buon Anno, e quelli della Redazione di Palermomania.it, che si sono voluti ispirare al Presepe: umile e forte, concentrato di fede e speranza, come primo esempio di famiglia d’amore e solidarietà cristiana.
Invochiamo amore e solidarietà come primi e unici doni da fare e ricevere, per tutti gli anziani abbandonati e dimenticati dalle loro famiglie, finché possano ritrovare i loro affetti ed essere circondati da infinita tenerezza e amore.
Sinceri e affettuosi auguri a chi sta lottando con la salute;  ai malati terminali senza più aspettative affinché possano trovare la pace nel ritorno nella casa del Padre - per i credenti.
Auguri a tutti i barboni, i diseredati e gli emarginati dalla superficialità, dalla cattiveria e dall’egoismo degli uomini.
Auguri ai bambini, essi sono la tenerezza del mondo, la pura gioia e la reale innocenza, nonché nostra futura speranza! A loro dobbiamo donare una vita generosa - non necessariamente di ricchezze -  ma di amore, di semplicità e bontà, sì da illuminare sempre i loro cuori e il loro cammino rendendolo meno difficile, quando la strada diventerà impervia ed oscura.
E a tutti i nonni e le nonne del mondo infinita salute, perché in essi è racchiusa la nostra storia passata e la nostra continuità.
Auguri a tutti i disastrati dagli eventi naturali affinché possano ritrovare un po' di quiete, sia pure nella loro difficilissima nuova e precaria realtà. E ancora auguri a chi ha subito dalla vita gravi ingiustizie.
Auguri ai carcerati e a chi si sente intimamente solo, perché riceve poco amore, poche attenzioni. A chi non ha parenti vicini, né amici, e nessuno che lo pensi, lo ami e si occupi di lui.
E tanti, tanti auguri, anche a tutti coloro che sono affetti da sindrome di superiorità, ai boriosi contenti, ai cattivi nell’animo, ai bugiardi eccellenti e ai presuntuosi convinti. Che inizino un percorso di riflessione e di reale pentimento per gli svantaggi e le malvagità a danno del loro prossimo, e comprendano, finalmente, che la vita vera è ben altro, e che la saggezza e la sapienza non si raggiungono con le menzogne, né con l’inganno o il vile denaro, né col famoso “pezzo di carta” o la prestigiosa posizione sociale; ma solo ed esclusivamente con la grandezza del cuore, la profondità dei pensieri e la nobiltà delle azioni.
E a tutti, infine, giunga il mio Augurio più sincero di SALUTE, SERENITÁ, GIOIA e PROSPERITÁ. Tenendo ben presente che la prima è la più importante, perché è sufficiente, unita alla serenità a fronteggiare la vita e renderci invincibili: prima rocce e poi montagne, fino alla cima della prosperità. Basta crederci e non essere mai troppo sfiduciati. Ricordiamoci con gioia della nostra Sovranità, non regaliamola a nessuno è l’unica arma che la nostra meravigliosa Costituzione ci ha fornito e alla quale non dobbiamo mai rinunciare, né essere asserviti per inseguire scopi personali, ma esclusivamente per interesse dell’umanità tutta.
Auguri per tutti, dunque, ma NON ai POLITICI. Non li meritano! Sono tutti responsabili del nostro profondo malessere; dei nostri morti suicidi; delle vedove dei suicidi per tasse ancora perseguitate da Equitalia; delle aziende chiuse per fallimento; dei disoccupati; degli ammalati senza assistenza; dei femminicidi; dei privilegi dei raccomandati; delle folle nelle piazze che urlano pane! e vita! e casa! E potrei continuare, ma tanto basta e avanza. Non hanno saputo legiferare, non c’è tempo per pensare a dimezzare i loro sproporzionati emolumenti, le loro pensioni d'oro, per fare leggi giuste, che non perseguitino perfino i morti e i loro eredi per i debiti delle stramaledette ed esagerate tasse! Vergogna! Si perde tempo a fare leggine e decreti non urgenti finalizzati ad accontentare qualche porzione di popolo, e che ingrassano gli introiti di uno Stato ormai morto nelle dignità e sepolto dai debiti. E a dare qualche contentino di massa per tacitare. Ma non basta! Questa è la sola e unica verità scevra da manierosa ipocrisia.  Chi non è responsabile, o non si ritiene tale, mi scusi, ma non posso fare l’elenco ad personam, oltretutto siete - senza utilità - troppi, in uno stato in default, così come usa dire. Anzi, colgo l’occasione per ricordarvi di fare, a carattere d'urgenza e prioritario, anche la legge per dimezzarvi in tutto e per tutto: sarebbe cosa buona e giusta.
Voglio concludere, come sempre, rivolgendo  un pensiero di Augurio anche a chi non c’è più, ma vive, e vivrà - senza fine - nei nostri ricordi e nel nostro più grande e profondo amore.

Buon Natale e Buon Anno!

Marina De Luca

 

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