“Pio La Torre è stato ucciso a Palermo il 30 aprile 1982 insieme con Rosario Di Salvo, alla vigilia del 1° maggio, Festa del Lavoro e ricorrenza della strage di Portella della Ginestra del 1947, opera dello stesso sistema di potere criminale mafioso e internazionale, rimasta ancora oggi senza verità e giustizia. Pio La Torre ha promosso e praticato il rispetto della legge e il rispetto dei diritti costituzionali di libertà e di eguaglianza spesso mortificati da una legislazione inadeguata. Ha saputo collegare le lotte operaie e contadine con un forte impegno per i diritti contro ogni diseguaglianza e per la pace contro i missili a Comiso. È stato e rimane un riferimento forte per il contrasto al sistema di potere mafioso con una specifica efficace configurazione dei reati di mafia e con la previsione legislativa della confisca di patrimoni illegali. Pio La Torre viene, infatti, ucciso, insieme con il compagno Rosario Di Salvo, sul fronte della legalità, dei diritti e della pace, ostacolato da un sistema di potere mafioso finanziario, politico anche internazionale”.
Lo dichiara l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presente all’Assemblea Nazionale contro mafia e corruzione promossa dalla Cgil nazionale all’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, per ricordare l’opera e il sacrificio di Pio La Torre.
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