Domani 4 settembre, in occasione della ricorrenza religiosa, il Museo Salinas di Palermo festeggia Santa Rosalia con lo spettacolo “Il miracolo del rosa e del nero” di e con Salvo Piparo, voce e canto Egle Mazzamuto, musiche eseguite da Ornella Cerniglia (al pianoforte) e Michele Piccione (polistrumentista).
Ora scrigno di tesori ora generoso narratore di favole, Salvo Piparo è pronto a raccontare tra poetica di strada e tradizione popolare, la storia della più amata Patrona di Sicilia: Rosalia. Il titolo dello spettacolo ha già dentro la sintesi perfetta della contraddizione umana, che caratterizza la Sicilia tutta, e nello specifico il palermitano, metà rosa e metà nero, metà fedele e metà profanatore. La tecnica narrativa è un personalissimo cunto di Piparo, ritmato a mani nude, a rievocare i giochi pirotecnici del corteo, che ogni anno battezza i palermitani, avvolti dalle note del pianoforte e dal ritmo dei tamburi dal canto onirica e penetrante, tra due mondi che coesistono, con la rievocazione delle voci che provengono dalla strada, così come dalla cronostoria del percorso della Santuzza, dai Quattro Canti a Porta Felice, in una città appestata oggi come allora in attesa della rinascita.
Fino a domenica, inoltre, è possibile visitare l'esposizione “Santa Rosalia al Museo Salinas” che ebbe il primo luogo di culto proprio nell'area dove oggi ha sede il museo. Racconta questa storia una selezione inedita di stampe e antichi ex voto. “Concludiamo un omaggio a Santa Rosalia nel migliore dei modi con questo cunto originale fatto e interpretato da Salvo Piparo – dice Caterina Greco, direttrice del Museo Salinas - Una bella occasione per visitare la mostra e per recuperare il senso del rapporto tra il luogo e la figura della santa attraverso l'interpretazione di un artista molto amato. Sarà una lettura a metà tra poesia, antropologia e storie”.
La leggenda di Rosalia Sinibaldi, comincia al tempo dei Normanni, al tempo di Re Ruggero e del principe di Mazara, Baldovino, valente spadaccino. La leggenda si tesse al sentimento popolare, fin dentro la storia e le viscere maleodoranti della città-vecchia, quando secoli dopo, arrivo’ la peste; in quell'anno del Signore molti popolani cominciarono a invocare le piu’lacrimose madonne della città…le altissime del cielo, ma nell'anno di grazia 1624, al terribile morbo trionfo' Rosalia. Le narrazioni di Salvo Piparo traggono spunti da vecchi canovacci settecenteschi e della tradizione orale dei trionfisti orbi, per esprimere attraverso il loro pathos l'incredibile patrimonio storico che risiede in ogni straordinario angolo della nostra terra. Uno spettacolo legato alla tradizione, una scuola attraverso l’arte della parola, una lezione sulla bellezza della nostra terra, bagnata dal mare, insaporita dai suoi odori e dalla sua incredibile Santa Rosalia, che tutto può e vede.
Ingresso libero con green pass fino ad esaurimento dei posti disponibili con prenotazione obbligatoria tramite whatsapp al 328 8663224
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