La ribellione di Rosalia contro le “brutture” della società si fa spazio in mezzo alla “piazza” del quartiere Sperone, dentro l’I.C.S. “Sperone-Pertini” di Palermo, in un momento di dialogo e coinvolgimento della comunità che si è svolto ieri pomeriggio con la partecipazione di circa 250 persone.
L’Open Forum facilitato da Monica Garraffa è stato strumento di partecipazione attiva, ha incoraggiato il territorio ad un maggior coinvolgimento e alla compartecipazione ad uno spazio di dialogo aperto. Si sono succeduti interventi programmati, interventi liberi dal pubblico, lavori in gruppo e restituzione in plenaria.
Il prossimo 11 ottobre un corteo di 400 bambine e bambini della scuola sfilerà per le vie del quartiere insieme a genitori, docenti e alla comunità rivolgendo delle “preghiere ribelli” alla Santuzza contro i mali della società.
Il quartiere Sperone avrà un suo Festino. La ribellione della giovane santa e protettrice di Palermo animerà anche una serie di laboratori preparatori di creazione delle vesti e delle coroncine dei talenti e dei desideri che verranno indossati dai 400 bambini al corteo. Le attività si svolgeranno il 18 e il 25 settembre dentro la scuola.
Il corteo dell’11 ottobre sarà intervallato da momenti di intrattenimento e spettacoli prima di raggiungere un nuovo murale di Giulio Rosk che verrà inaugurato lo stesso giorno. Giulio Rosk allo Sperone ha già realizzato due murales: “La ragazza del futuro” con Cesare Cremonini, che ritrae il volto di Gaia, una bambina della scuola, e “Hope” ispirato al messaggio di Sant’Agostino, realizzato con Pasqualino Monti, presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale.
Il progetto “Le Rosalie ribelli” voluto e progettato dall’associazione L’Arte di Crescere con i partner, l’I.C.S. “Sperone-Pertini” guidato dalla dirigente scolastica Antonella Di Bartolo e l’associazione Amici dei Musei Siciliani presieduta da Bernardo Tortorici ha come media partner VediPalermo di Antonio Macaluso. L’iniziativa fa parte degli eventi collaterali al 400° Festino di Santa Rosalia.
“Affideremo Santa Rosalia allo Sperone e lo Sperone a Santa Rosalia. Con questo progetto replicheremo il Festino dei palermitani insieme a 400 bambine e bambini della scuola proponendo un’altra puntata di questo 400° anniversario del Festino”, dichiara il presidente dell’associazione Amici dei Musei Siciliani, Bernardo Tortorici.
“Oggi si è svolto questo Open Forum dentro la scuola, una scuola che si fa piazza in un quartiere che non ha piazze urbane, ma soltanto crocevia. È stato un momento di dialogo, di confronto e di coinvolgimento di tutta la comunità, per decidere insieme quale sarà il percorso che ci condurrà a Le Rosalie ribelli. L’Open Forum è uno strumento che abbiamo scelto per far crescere la comunità in queste pratiche di consapevolezza, dialogo e confronto”, dichiara la dirigente scolastica dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, Antonella Di Bartolo.
“Un momento di partecipazione democratica con la comunità, questo Open Forum, per celebrare la Santa Patrona della città in una chiave di lettura attualizzata. La ribellione a cui fa riferimento il progetto è una ribellione a tutte le brutture della nostra società; prima fra tutte la droga, ma anche la mafia, la criminalità organizzata e tutto quello che non funziona nella nostra comunità”, dichiara Claudia Pilato, mamma alla pari e socia dell’associazione L’Arte di Crescere.
“Una bellissima iniziativa portata avanti dalla dirigente scolastica Antonella Di Bartolo e dalle associazioni L’Arte di Crescere e Amici dei Musei Siciliani. Una ricostruzione vera e propria del Festino di Santa Rosalia allo Sperone che ci auguriamo sia di buon auspicio: come un tempo Santa Rosalia ha portato via la peste da Palermo, così possa portare via tanti aspetti negativi e tante piaghe da questa parte di città che è lo Sperone. Piaghe come la delinquenza, lo spaccio, la mafia e tutto quello che ad oggi non è di buon esempio per i ragazzi e le generazioni future. Oggi lo Sperone è una galleria a cielo aperto con questi murales, noi come Circoscrizione non possiamo far altro che sostenere e renderci disponibili a questa meravigliosa iniziativa”, dichiara Giuseppe Federico, presidente della Seconda Circoscrizione del Comune di Palermo.
“Le Rosalie ribelli mi fa pensare alla paura che possa avere una madre nei confronti dei propri figli che possono scontrare vari pericoli in questo quartiere, che poi scaturisce in una ribellione. Ho sentito storie di ragazzi, che, tornando a casa da scuola hanno assistito a scene di spaccio o sia stato proposto loro di assumere droghe. Fortunatamente non l’ho mai vissuto in prima persona sia perché i miei genitori mi hanno sempre protetta, sia perché ho avuto fortuna. Ci sono tanti pericoli nel quartiere anche se stiamo cercando di migliorarlo”, dichiara Daria Inzerillo, ex studentessa dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”.
“Un murale per me è un’opera grafica che vuole mandare un messaggio riguardante tematiche importanti sulla nostra comunità. Nel nostro quartiere un murale oltre ad abbellirlo indica che non ci sono soltanto lati negativi. In molti murales nel nostro quartiere sono raffigurati dei bambini, quindi, le generazioni future di cui faccio parte anch’io. Noi bambini dobbiamo cambiare insieme all’aiuto di tutti, il quartiere Sperone, in modo che i palermitani guardino al nostro quartiere con una luce diversa. Questo sogno si sta già realizzando grazie all’aiuto della nostra preside e alle associazioni cittadine che si interessano alla zona”, dichiara Dalila Di Maria, studentessa della 2°F dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”.
“Da quando sono stati realizzati questi murales c’è più attenzione verso il quartiere, molte più persone sono venute a conoscerlo. Lo Sperone finalmente è conosciuto per qualcosa di bello, più che per il degrado. Una cosa che vorrei vedere cambiare? Il menefreghismo delle persone del nostro quartiere che tendono a sminuire la nostra zona. Sono positiva, penso che piano piano ci riusciremo”, dichiara Rosaria Bonelli, mamma di Samuele Manzella, ex alunno dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, che quest’anno si è iscritto al Liceo.
“Un’iniziativa che porterà un po' di luce nel buio che certe volte offusca questo quartiere. Un bene per me rappresentato dalla scuola. Questo buio dovrebbe spostarsi per fare luce a delle persone che si impegnano con attività scolastiche ed extra cercando di coinvolgere i ragazzi e deviandoli da quelle che possono essere strade non buone”, dichiara Rossella Bellante, mamma di Daria Inzerillo, ex alunna dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, che quest’anno frequenterà il Liceo Classico.
I prossimi appuntamenti con “Le Rosalie ribelli”
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