"Verso Gaza", Angela Lano racconta come la violenza israeliana si abbattè sulla Freedom Flotilla

di Palermomania.it

| Pubblicata il: 19/11/2010 - 11:49:19

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"Sono pronti alla guerra contro di noi, ma noi non siamo pronti alla guerra contro di loro". "Loro" sono gli incursori della marina militare di Israele, "noi" sono i pacifisti della Freedom Flotilla che sta portando aiuti umanitari ai palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza. Di questo gruppo fanno parte tanti giornalisti e tra loro c'è l'italiana Angela Lano, direttore dell'agenzia di stampa InfoPal.it. Lano si trova nella nave Sfendoni, o Ottomila come l'avevano ribattezzata i pacifisti in onore dei prigionieri politici palestinesi, e naviga nelle acque internazionali quando gli israeliani attaccano. Il bilancio dell'azione militare è drammatico: nove morti e più di cinquanta feriti. La giornalista italiana viene arrestata e le viene contestato il fatto di essere entrata illegalmente in Israele con violazione della legge sull'immigrazione. Lei ribatte che, trovandosi in acque internazionali, è vittima di un rapimento da parte degli esponenti di uno stato che si definisce democratico.

Il ricordo di quella notte tra il 30 e il 31 maggio è contenuto nel libro Verso Gaza. In diretta dalla Freedom Flotilla (Edizioni EMI, 2001).
Angela Lano, c’era da parte sua la voglia di lasciare una testimonianza di quello che ha vissuto in quella tragica notte di maggio?
"Era doveroso, in quanto giornalista e cronista a bordo della Freedom Flottilla, spiegare cosa siamo andati a fare a Gaza noi giornalisti e tutti gli altri attivisti. Volevo spiegare il perché si va a Gaza, il perché di un embargo che dura da quattro anni e soprattutto quello che è successo durante l’assalto. Non bisogna dimenticare che eravamo in acque internazionali e per questo quello di Israele è stato un atto di pirateria. I media occidentali hanno manipolato parecchio la cronaca di quelle ore spacciando per vere le menzogne di Israele. E’ stato detto che abbiamo invaso le acque territoriali israeliane e che eravamo lì per colpirli. Tutte menzogne. Era quindi necessario cercare di ristabilire la verità".
Si è sorpresa che la versione dei fatti fornita da Israele sia stata considerata più che attendibile nonostante le immagini mostrassero il sangue e i morti?
"Non mi sono assolutamente sorpresa perché anche durante l’operazione Piombo fuso (la campagna militare lanciata dagli israeliani dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 ndr.), c’è stata una grande manipolazione della realtà. Anche oggi quando si fa riferimento a quell’attacco si parla di ‘guerra contro Hamas’ e non di guerra contro un milione e mezzo di palestinesi che si trovano nella Striscia di Gaza. Nei nostri media passa quasi esclusivamente la ‘verità’ di Israele, ma a volte si tratta di una 'non verità' perché manipolata".
Ritorniamo all’assalto alla Freedom Flotilla, cosa ha provato in quei tragici momenti?
"Quando gli israeliani, armati di tutto punto, sono saltati sulla nostra barca abbiamo pensato che volessero passarci tutti per le armi. Quando siamo saliti sul ponte della nave e ci siamo accorti di essere sotto attacco siamo rimasti stupiti. Pensavamo che una volta giunti a Gaza avrebbero costruito una sorta di barriera con le navi da guerra per costringerci a tornare indietro, ma nessuno si aspettava un assalto".
Avete avuto la solidarietà dai pacifisti israeliani?
"In Israele, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza ci sono state delle manifestazioni contro l’attacco alla Flotilla. Anche una parte molto minoritaria della società israeliana ha protestato. Quando eravamo in carcere il gruppo di avvocati che ci ha visitato era israelo-palestinese guidato da un ottimo avvocato israeliano. In sintesi c’è stata sicuramente una manifestazione di solidarietà".
Qual è la situazione adesso a Gaza?
"La Striscia di Gaza continua a essere sotto assedio, i valichi continuano a essere aperti una tantum e quindi la gente continua a essere affamata e privata della libertà non solo di transito ma anche, ad esempio, di essere curata e vivere una vita dignitosa. Per questo ci sono state altre carovane come quella di Galway e si sta allestendo la seconda Flottilla. Il mondo pacifico e solidale continua a muoversi. Ma la situazione è tragica perché Israele si pone sopra ogni legge avendo l’appoggio degli Stati Uniti e dell’Europa".
L’atteggiamento intransigente di Israele nei confronti dei palestinesi non finisce per rafforzare quei movimenti fondamentalisti che vorrebbe combattere?
"In realtà tutta questa violenza palestinese che si vuole combattere non esiste. Israele ha piallato ogni tipo di resistenza, c’è solo un popolo che tenta disperatamente di sopravvivere e una entità statuale fortissima con uno degli eserciti più forti del mondo che invece la opprime. Non c’è bilanciamento. Io vedo un orizzonte pessimo perché questo stato militarizzato, violento e aggressivo si sta rivolgendo ora verso l’Iran. Rischia di essere una minaccia per l’umanità. Non bisogna dimenticare poi che si continua ad associare l’antisemitismo all’antisionismo, un’operazione becera e fraudolenta, ma in tal modo si cerca di zittire l’opposizione esterna a Israele ma anche quella interna. Certi israeliani ebrei vengono considerati antisemiti".
Il premier Netanyahu ha difeso la decisione di costruire altri insediamenti sostenendo che non c’è da sorprendersi perché è da quarant’anni che Israele va avanti così. Cosa ne pensa?
"Quello che dice è vero. La colonizzazione della West Bank prosegue da quarant’anni, ma c’è un piano di pulizia etnica della Palestina che procede dal 1947 quindi da prima della creazione di Israele. Gli israeliani sono molto coerenti da questo punto di vista, ma c’è anche una forte propaganda che sostiene le loro azioni. La situazione viene percepita dall’Occidente per quello che non è. Hanno una linea molto coerente da 63 anni a oggi".
Ci sono stati dei distinguo nell’alternarsi dei governi di destra e sinistra?
"Il sionismo va oltre gli schieramenti di destra e sinistra. Per questo ogni governo lo porta avanti. Le cosiddette colombe, Shimon Peres ad esempio, hanno portato avanti le loro colonizzazioni e le loro guerre. Tutti indistintamente hanno massacrato i palestinesi. Ehud Olmert sembra più bravo di Netanyahu, ma in realtà l'operazione Piombo fuso è stata fatta sotto il suo governo. Tzipi Livni, una donna molto bella e apprezzata in Occidente, è in realtà un ex agente del Mossad con posizioni guerrafondaie".

Fonte: tiscali

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