Un arresto del presidente russo Putin all'estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, rispondendo questa mattina a domande dei giornalisti e degli utenti dei social media, secondo quanto riporta la Tass.
"Immaginiamo - ovviamente, questa è una situazione che non si verificherà mai, sì - ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all'ufficio del Cancelliere e così via".
Commentando le parole del ministro federale tedesco della Giustizia Marco Buschmann secondo cui Berlino dovrà attuare la sentenza della Corte penale internazionale e arrestare il leader russo, se dovesse entrare in territorio tedesco, Medvedev ha osservato: "Si rende conto che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra? O non ha fatto i compiti?", ha concluso.
Ingresso Ucraina nella Nato
“L'Ucraina è generalmente una parte della Russia, a dire il vero, è una parte della Russia. Ma per motivi geopolitici... e storici... abbiamo a lungo sopportato il fatto di vivere in appartamenti diversi” lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un'intervista ai principali media russi, tra cui la Ria Novosti.
"Siamo costretti a tenerne conto, questi confini fittizi, territori che hanno sempre fatto parte... dell'Impero russo, era tutto l'Impero russo... tranne alcune zone che ci sono arrivate a seguito della Seconda Guerra mondiale. Ma questi territori erano anche originariamente abitati dalla popolazione russa e sono sempre stati parte della Russia nel senso stretto del termine", ha aggiunto Medvedev.
Occidente contro Russia
"Il desiderio dell'Occidente è molto semplice: destabilizzare la situazione politica, dividere il Paese in parti, abbastanza grandi, negoziare con ognuna di queste parti, denuclearizzarla e smilitarizzarla". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev, rispondendo alle domande dei media russi, riferisce la Tass.
Secondo Medvedev, tali pezzi avrebbero poi anche "la possibilità di entrare a far parte della Nato, soprattutto in termini di divisione della nostra ricchezza nazionale. L'Occidente non vuole alcuna partnership paritaria con noi, perché non ne ha bisogno. Capiscono solo il linguaggio della forza".
Fonte: Rai News
Fonte Immagine: Depositphotos
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