Continua a crescere ora dopo ora il tragico bilancio dei morti nel terremoto di magnitudo 7.7 della scala Richter che si è verificato ieri al confine tra Turchia e Siria. Sono oltre 5.000 le vittime accertate. Nelle ultime ore i soccorritori turchi hanno estratto altri 460 corpi senza vita dalle macerie degli edifici crollati portando il bilancio delle vittime accertate a 3.419, ha dichiarato il vice presidente turco Oktay. A questi si aggiungono i 1.602 decessi registrati in Siria e confermati sia dalle autorità di Damasco nelle zone controllate dal regime, sia dai Caschi bianchi in quelle del nordovest in mano all'opposizione. Ma ancora molti sono i dispersi mentre i feriti sono oltre 20mila.
Intanto la terra continua a tremare. Sono 312 le scosse di assestamento registrate lungo la zona di confine tra Turchia e Siria, ha detto Oktay. Oltre 5700 gli edifici crollati in Turchia.
La macchina dei soccorsi si è messa in moto da ogni parte del mondo Italia compresa. La Turchia ha "ricevuto offerte di aiuto da 45 Paesi, oltre all'Unione europea e alla Nato", ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale. E sono "3.294 i soccorritori arrivati" in Turchia "da 14 Paesi" per aiutare le autorità locali nel dopo terremoto, ha annunciato il vice presidente turco.
Fonte: Adnkronos
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