La musica Spirituals & Gospel, nata negli USA, è oggi un fenomeno religioso, culturale e sociale che non può più passare inosservato. Come è già noto, il termine “gospel”, nell’idioma inglese significa letteralmente la parola “Vangelo”, e nasce nelle chiese afroamericane già a partire dagli anni ’30 per indicare la musica religiosa, e con lo stesso appellativo si inizia ad identificare anche la musica sacra composta e suonata da artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Grandi nomi da ricordare nel mondo del gospel sono stati: Mahalia Jackson, Clara Ward e James Cleveland, giusto per citarne alcuni. Mahalia Jackson ebbe l’opportunità di cantare “I Have a Dream” proprio davanti a Martin Luther King jr; Clara Ward, che fondò il gruppo Ward Singers, si distinse per avere diffuso la parola di Dio nei posti più insoliti, come i night club; mentre il grande Cleveland è stato definito dagli appassionati di questo genere musicale come “il Re del gospel”, una personalità carismatica che riusciva ad incantare tutto il suo pubblico nonostante la sua voce, considerata dagli esperti come aspra e di media qualità. Negli anni più recenti, i grandi cori Gospel hanno rimpiazzato le voci degli anni ’30 e il più conosciuto degli anni ’90 è stato fondato e diretto da Franklin Williams.
Il Gospel arriva in Italia, sicuramente anche per moda, negli anni ’60, ma solo negli ultimi vent’anni ha ottenuto una crescita costante d’interesse facendo rinascere un’attenzione per la coralità che, pur essendo il nostro il paese del “bel canto”, stava diminuendo di attrattiva per le nuove generazioni.
Questa importante diffusione, per quanto il gospel possa essere piacevole all’ascolto, non può essere però interpretata solo come una moda musicale. Infatti quello che è emerso, giorno dopo giorno, è la necessità da parte di molti di noi di condividere sopratutto i messaggi e i valori universali che questa musica sa trasmettere con semplicità, ricchezza e profondità i suoi ritmi, i suoi colori e le sue armonie.
The Nightingales Singers Ensemble, coro gospel che ho l’onore di dirigere, per esaltare gli umani valori universali che al giorno d’oggi sembrano essere obnubilati da altri falsi ideali, oltre ai classici canti gospel, si prende la libertà di attingere brani anche dal repertorio della musica rock, regge e pop. Musica che è divenuta il linguaggio dei giovani di questa epoca. È chiaro che se si vuole arrivare al cuore dei giovani si deve “parlare” la loro lingua.
Visto il periodo spiritualmente “forte” della Pasqua mi viene spontaneo pensare ad una frase che spesso sentiamo nelle chiese durante la liturgia della Parola. Molti racconti del Vangelo si aprono appunto con la frase “in quel tempo….” e da lì segue la parabola raccontata in termini di linguaggio e metafore comprensibili per quel tempo…. Bene, riflettendoci sù, anche in questi tempi bisogna adattarsi ad usare un nuovo linguaggio. Noi siamo musicisti, quindi usiamo la Musica di ogni tempo e di ogni luogo per accarezzare il cuore di tutti, in particolare dei giovani e trasmettere il nostro messaggio di Amore e di Pace.
A tal proposito, mi pregio ufficializzare che con rinnovato entusiasmo e passione, “The Nightingales Singers Ensemble” ha accettato l’invito di P. Mario Pulvirenti, Rettore della Basilica di San Domenico in Palermo a partecipare ed animare la Santa Messa di Pasqua, domenica 8 aprile 2012 alle ore 18.
A chiusura della celebrazione, a completamento di quello che è avvenuto durante la Santa Messa, The Nightingales Singer Ensemble, protrarrà il suo intervento per qualche minuto, con altri canti gospel, tratti dal proprio repertorio, per osannare e perpetuare nei cuori la gioia del Cristo Risorto.
Augurando di cuore una buona e felice Pasqua a tutti, vi aspettiamo dunque domenica prossima alle ore 18 nella splendida cornice del Pantheon di Palermo, ovvero, la Basilica di San Domenico.
Agata De Luca
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