F. Schubert, Sonata n. 4 in la magg. op. 162 D 574 “Grand Duo“
L. Janáček, Sonata n. 3 per violino e pianoforte VII/7
S. Rachmaninoff, Romance da Morceaux de salon op. 6
C. Franck, Sonata in la magg.
Alëna Baeva, violino
Dmitry Ablogin, pianoforte
Alëna Baeva è stata definita una presenza magnetica e certamente affascina il pubblico con tecnica non comune e con la ricerca perfetta del suono; virtuosa ed eclettica è considerata una delle violiniste più seducenti del panorama musicale internazionale ed ascoltata per la prima volta si evidenzia un livello comunicativo di tutto rispetto.
Parimenti Dmitry Ablogin vanta l’assegnazione di parecchi riconoscimenti internazionali e si esprime con un tocco poetico e sicuro che fa trasparire tecnica e ricerca portate avanti con amore ostinato per la musica.
Venendo al programma, la prima sonata, che da il titolo alla serata “Schubert Grand Duo”, nonostante al bravura degli interpreti pare sottotono rispetto alla bellezza che segue immediatamente e che colpisce fortemente: Janáček, con l’unica delle sue Sonate rimasta, ovvero la n. 3 per violino e pianoforte non fa sconti e con brusche interruzioni e scrittura originale va diritto al cuore ed alla testa calamitando l’ascolto.
Affascinante l’interpretazione di Rachmaninoff e conclusione di livello con Franck.
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
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