Perché è questo ciò che siamo,
incantatrici di un destino
già scritto per noi come la pellicola di un film
che inesorabilmente è sempre uguale.
Schiava della libertà
Che non conosce voce,
non conosce aria, ma solo un labirinto di pensieri,
schiavi della mia mente!
E poi corro, tra i fili di un cuore che non conosce le note
di quella canzone stonata,
corro tra gli alberi di quel giardino
in cerca di quelle braccia, di quel sì.
Come può un povero cuore correre in mezzo a giardini di ghiaccio?
Come una barca che dal porto si staglia
alla ricerca di quella terra tanto amata,
vago tra le onde di una vita
che non conosce il valore
di quel tepore che avvolge il corpo,
quel calore che dà vita senza nulla chiedere in cambio.
Schiava di quell’attimo,
di quella nota tanto sognata,
schiava di un destino,
che non conosce giustificazioni.
Eppure, non c’è schiavitù più bella dell’essere schiavi di Amore!
Valentina Gangemi
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