"Con la precettazione siamo di fronte a un atto politico gravissimo. Mettere in discussione il diritto allo sciopero significa mettere in discussione la democrazia". Così il leader Cgil, Maurizio Landini, ospite a "Il cavallo e la torre", Rai3. "Possono precettare quanto vogliono, noi andiamo avanti. Lo sciopero ci sarà ed è solo l'inizio. E Noi scendiamo in piazza non contro un governo, ma per un modo altro di governare, per cambiare la manovra e le politiche economiche e sociali del governo".
"Siamo di fronte a un silenzio assordante, e da questo punto di vista vorrei sapere se la posizione di Salvini è quella del governo, questo non l'ho ancora capito", dice ancora Landini, sollecitando il premier Meloni che "dovrebbe svolgere questa funzione di fermare la precettazione. Queste forzature mettono in discussione il diritto delle persone. Siccome la Meloni è venuta al nostro congresso per dire che lei è cresciuta nel conflitto e che non avrebbe mai messo in discussione il diritto alla contestazione. Oggi lo fa".
Fonte: TGCOM24
Fonte Immagine: Facebook Cgil
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