Dal governo Monti in poi si sono succeduti una serie di ministri dei vari governicchi che resteranno alla storia per le loro fanfaronate. Sparate stratosferiche e accozzaglie di parole tanto per fare rumore e salire o scendere, dipende dal punto di vista e di partito, agli onori o disonori della madre patria.
L’ultima assurda sequela di parole arriva dal Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. Curriculum impressionante e altisonante. Da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Chiara_Carrozza): Professore universitario di bioingegneria industriale, è stato anche rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Dal 28 aprile 2013 è ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel governo Letta, etc.
Tutti questi studi e incarichi importantissimi hanno però, e di fatto, maturato quest’assurda dichiarazione offerta dal Ministro in un’intervista a Rai News. “Il ruolo materno e paterno tradizionali ormai si alternano”. Per poi svilire le figure dei genitori: ”Non sono per estremizzare e cancellare, ad esempio, la festa del papà”, con l’aria di chi fa una concessione al futuro genitore 1. “Ma neanche per calcare la mano. La famiglia ideale in questo momento non esiste, forse non è mai esistita. Bisogna stare molto attenti a enfatizzare la struttura familiare ideale”. Sembrano solo frasi ad effetto, ma in effetti così non è. Sinceramente resto basita. Il Ministro dell’Istruzione che distrugge il perno su cui da sempre si è basata la società - la famiglia - liquidandola con quattro parole di quasi sopportazione e di concessione. Mi chiedo e vi chiedo: si sta perdendo del tutto il buon senso? E ci si meraviglia se i giovani sono sempre più sbandati e senza punti di riferimento? Vediamo di analizzare le parole della Carrozza. La famiglia ideale in questo momento non esiste. E certo! Da anni si lotta per distruggerla, con una propaganda attiva 24 ore su 24! Per cancellare e seppellire in via definitiva perfino i nomi con cui da sempre abbiamo chiamato i nostri genitori: mamma e papà! Ma qual è lo scopo reale di questa pubblicità denigratoria nei confronti della famiglia? Al di là del mio pensiero vecchio stampo (ho frequentato educandati), penso che la scuola dovrebbe soprattutto ritornare ad insegnare, reclutando ottimi e motivati docenti. E lasciare alle famiglie il difficile ruolo di educare e formare la morale dei figli. Certo, la scuola può e deve fare la sua parte istruendo i ragazzi e aprendo le loro menti verso lo studio; stimolando le intelligenze con programmi ministeriali idonei e, soprattutto, attraverso la sana socializzazione dei giovani discenti, specialmente in ambiente scolastico. Guidarli al culto della pace e all’altruismo con esempi reali e viva partecipazione. Gli ultimi episodi di bullismo a scuola sono la prova di quanto questi insegnamenti siano deficitari o quasi del tutto assenti. Ma se si parte da queste dichiarazioni cosa vogliamo sperare? Viene piuttosto voglia di scappare da simili istituzioni. Poveri ragazzi! Chissà quanta confusione generazionale... Se c’è una cosa di cui i giovani hanno urgente bisogno sono, come già detto, precisi punti di riferimento. Occorre riprendere tematiche importanti per farne pura istruzione. É da qui che si deve ripartire per cercare di ricostruire una scuola sana nella sua globalità: la scuola è danneggiata soprattutto grazie ad una concertazione politica inefficiente. Un buon ministro dell'istruzione potrebbe essere perfino una semplice Maestra, come quelle di una volta, una docente che da sempre ha creduto - e crede - nel valore della scuola e del suo impianto formativo. E senza particolare curriculum altisonante. Troppo tecnicismo e assenza di cuore fanno male, signor Ministro!
P.S. Dimenticavo... Per favore: ci conceda ancora la festa del papà, e anche quella della mamma.
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