La più tenera età – Filippo Accardo

di Palermomania.it

| Pubblicata il: 27/02/2015 - 17:36:37

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Il ricordo è ancora più vivo nella successiva mezz'ora…
rivedo gli occhi tuoi dolci, cara zia Ciccina, che porterò nei miei ricordi di ragazzo.
Ti avrò incontrato si e no 30 volte in tutta la mia vita, forse è per questo che non posso che avere ricordi sereni. Come quelli del retrogusto dei biscotti al cioccolato e alle mandorle che riaffiorano alla mente, sento quasi ancora il sapore scivolare rapido, come il pomeriggio sereno tra le chiacchiere dei giovanotti del paese, con mio fratello Giuseppe e il cagnolino Ciuriddu, e noi, gli ospiti palermitani di ritorno a casa sempre con la macchina stracolma di prodotti genuini. Sai, qualche volta ho pensato alle belle scampagnate fuori porta. In un paese sempre più vecchio che vuole cambiare, ma che rimane intatto con i suoi vicoli stretti. E mio padre, che come un bravo cicerone spiega ancora una volta alla mamma i ricordi della sua infanzia... «Qui c'era il bar, proprio dietro quella stradina in discesa con un ulivo al centro. E qui, proprio qui, mia madre prendeva il latte fresco…» E poi, ecco l'orticello della zia Ciccina e dello zio Ciccio, il portone bianco e quel campanello argento sembrano nuovi, sempre tirati a lucido.
Che bei ricordi! Li porterò dentro, nell'angolino della valigia che sto via via preparando, la valigia della mia vita! E proprio in questa, cara zia, ho riservato un posticino speciale per te e lo zio Ciccio.
Null’altro da dire, solo il privilegio di aver conosciuto occhi sinceri e sorrisi sereni.

Con tanto affetto.

Filippo

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