Turbine giungi,
entri senza bussare.
E’ bufera,
tonfi del cuore,
uno crepitio delle buone maniere;
odio, rabbia, rancore…
Tutto naviga insieme verso l’oblio del momento;
la ragione lascia spazio ad un io drogato.
La ragione stretta all’angolo,
un misterioso connubio tra la realtà e le paure;
Solo immagini rarefatte;
fantasie nere che corrono in fotogrammi.
Basta ora basta
è il finale del temporale o
è solo l’inizio di un altro fumetto,
intitolato “la sconfitta dei sogni”
rimani attonita,
ora sei quello che sei,
un pezzo di stoffa usato,
deteriorato.
Un fruscio serpeggia dentro l’anima.
E’ la perdita:
è vuoto
è niente
è mente in confusione;
Rimani a vedere un vetro appannato;
credi di vedere al dì là
ma il limite è grande.
Lungo respiro del ritorno,
e ore che passano nel fumo.
Un’ancora che ci tiene legate nel mezzo al mare.
Sonia Calamai
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