Noi due, noi due, soli,
eppure più forti,
ancora più forti.
Noi due, amici-amanti,
più presenti a noi stessi
più tenaci del vento sulla
neve appena caduta e poi
spazzata via…
Noi due, soli,
ma non solitari
come fiori cibernetici,
schiavi dello spazio-tempo
cibo per buchi neri
pronti a reclamare famelici
ciò che gli spetta
per legge di natura.
Noi due, soli,
pallide orchidee
abbarbicate all’albero
amico-nemico
ramarri infreddoliti
aggrappati ai muri rabberciati
chiodi conficcati
al nudo muro, coi mattoni rossi
sgretolati…
Noi due,
briciole di pane rinsecchite,
buone per formiche addomesticate.
Noi due,
pietre, rocce, lave infuocate,
pesci rossi, squali, larve annerite,
delfini, conchiglie purificate…
Noi due, un sospiro affannoso
sulla battigia
dove rialbeggia il giorno…
Piero Juvara
Tratta dalla raccolta “MELANCONIE” – Edizioni DEL GIRASOLE RAVENNA - 2002
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