Taci, anima stanca di godere
e di soffrire (all’uno e all’altro vai
rassegnata).
Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza, non d’ira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo, ammutolita,
tutta piena d’una rassegnazione disperata.
Non ci stupiremmo,
non è vero, mia anima, se il cuore
si fermasse, sospeso se ci fosse
il fiato...
Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi son alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è, soltanto quel che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo, e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.
Camillo Sbarbaro
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultimora by Adnkronos
Napoli, 13enne pestato con bastoni e tirapugni da branco a San Giorgio a Cremano
Pubblicata il 23-04-2024 alle ore 10:58
Boom morbillo e pertosse in Ue. "Malattie super contagiose, ecco chi rischia"
Pubblicata il 23-04-2024 alle ore 10:47
Migranti, naufragio nel Canale della Manica: 5 morti, tra cui un bambino
Pubblicata il 23-04-2024 alle ore 10:28
Migranti, Parlamento britannico approva il piano Ruanda
Pubblicata il 23-04-2024 alle ore 10:18
Ue, von der Leyen: "Abbiamo passato l'inferno, ora siamo più forti"
Pubblicata il 23-04-2024 alle ore 09:49
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti