Prende il via a Palermo il ciclo di incontri “Talk su adolescenza e debolezza”, organizzato nell'ambito del progetto nazionale ReCare – Riprendersi cura, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche antidroga. Tre gli appuntamenti di maggio e giugno (cui ne seguiranno altri fino ad ottobre), aperti alla cittadinanza, per approfondire temi come dipendenze, marginalità e inclusione attraverso storie concrete e testimonianze.
Il progetto prevede attività, oltre che nel capoluogo siciliano, a Roma, Ferrara, Verona e Casal di Principe (CE).
In questo tempo dove essere adolescenti sembra più essere un problema che una risorsa o una stato necessario della vita, un'opportunità per confrontarsi e capire come crescere insieme alle ragazze e ai ragazzi dei nostri territori e riscoprire la valenza educativa del confronto e del conoscersi.
Tutti gli incontri si svolgono presso “Al Fresco bistrot” di via Matteo Sclafani 9 e sono ad ingresso libero.
8 maggio, ore 18.00
“I sopravvissuti: voci dalla strada, memoria e riscatto”
Incontro con Girolamo Grammatico, autore del libro “I sopravviventi”, racconto corale di chi ha vissuto ai margini della società. Dialogo con l'autore Marco Guttilla (Fondazione Don Calabria). Seguirà l'inaugurazione della mostra fotografica “Oltre lo sguardo”, curata da Fio.PsD (Federazione delle Organizzazione che si occupano di senza dimora), che documenta 10 anni di esperienze sull'homelessness.
22 maggio, ore 18.00
“Voci libere: storie dagli Istituti Penali per Minori”
Presentazione del progetto “Sapienza libera tutt” con le curatrici e le voci di ragazzi detenuti. L'evento, moderato da Nadia Lodato (Coop. Rigenerazioni), ruota attorno al libro “I miei vestiti erano bianchi”, che racconta sogni e resistenze di chi cerca una seconda possibilità.
26 giugno, ore 18
"Tutti gli eroi che conosco"
Presentazione del volume, che narra la storia di cinque adolescenti che, di fronte all’ennesima ingiustizia scolastica, decidono di creare una “scuola per numeri due”, un luogo sicuro dove poter essere se stessi senza paura di sbagliare. Il romanzo esplora temi come l’emarginazione, la libertà e il potere trasformativo degli errori.
Michele Arena è un educatore attivo nella periferia fiorentina e fondatore della scuola di scrittura non profit “Porto delle Storie”
Oltre alla Congregazione, collaborano enti pubblici come i Servizi per le Dipendenze e le Neuropsichiatrie Infantili, realtà del terzo settore tra cui Caritas Diocesana di Palermo e Coop. Rigenerazioni, istituzioni accademiche come il Dipartimento SPPEFF dell'Università di Palermo, e realtà di economia sociale quali Al Fresco Bistrot, Casa San Francesco Rooms e la Libreria Dudi di Palermo.
Il progetto ReCare in sintesi
ReCare – Riprendersi cura - è un progetto sperimentale nazionale promosso dalla Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza – Istituto Don Calabria, con l'obiettivo di identificare precocemente condizioni di debolezza e uso occasionale di sostanze tra adolescenti, riducendo i tempi di accesso alle cure e promuovendo modelli di intervento innovativi. Finanziato dal Dipartimento per le politiche antidroga, coinvolge 75 operatori e 120 adolescenti in cinque territori italiani ad alto rischio socio-educativo: Palermo, Roma, Ferrara, Verona e Casal di Principe (CE).
L'iniziativa nasce dalla necessità di colmare un vuoto nella prevenzione mirata agli adolescenti in contesti fragili, come minori in comunità residenziali, centri di aggregazione, strutture per minori stranieri non accompagnati. Anche per prevenire il rischio di uso di sostanze psicotrope, ReCare interviene su fattori predittivi quali disturbi post-traumatici, conflitti familiari, disimpegno scolastico e carenze genitoriali, adottando un approccio multidisciplinare e comunitario.
Il progetto si articola in tre fasi integrate della durata di 24 mesi, comprendendo attività formative per operatori, laboratori esperienziali rivolti agli adolescenti. Le attività, guidate da psicologi ed educatori, affrontano temi quali autocontrollo, gestione emotiva, autostima, relazioni interpersonali e consapevolezza sui rischi di alcol, tabacco e droghe, utilizzando tecniche di gioco di ruolo e confronto guidato.
La terza fase sarà dedicata a uno sportello di ascolto individuale, per offrire supporto psicologico e orientamento ai servizi socio-sanitari, con particolare attenzione alla prevenzione dell'abuso di sostanze e alla gestione di stalli evolutivi.
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