"Mi ha detto 'andiamo' ma io non volevo. Non lo conoscevo. Allora mi ha preso per una spalla, mi faceva male. Mi ha fatto entrare in un portone, non di casa mia, ma in un palazzo vicino. E continuava a spingermi, fino a un cortile”. È il terribile racconto di una bambina di 6 anni, che ha raccontato l’accaduto prima al fratello maggiore e poi ai genitori. Sul fatto adesso indaga il terzo Dipartimento della Procura di Milano, specializzato in violenze sessuali e sui minori.
Secondo il racconto della bambina, il pedofilo avrebbe provato ad abusare di lei, sbottonandosi i pantaloni. E solo le urla della vittima, che avrebbero richiamato i condomini della casa di ringhiera in piena Chinatown, avrebbero impedito che il violentatore andasse oltre.
Lavorano senza sosta, e in un riserbo assoluto, a questa storia di orrore in pieno centro milanese i magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Cristina Roveda. Le indagini avrebbero già trovato dei riscontri importanti, anche grazie alla precisione del racconto della piccola, che da subito ha indicato il suo aggressore in un omone di una quarantina d'anni, italiano o dell'Est europeo, con un paio di jeans e una maglietta blu. Inoltre, le immagini delle telecamere in zona Sarpi, soprattutto quelle all'esterno e in uno dei cortili del palazzo dove l’uomo ha spintonato la bambina, avrebbe inquadrato la sequenza, lunga meno di un minuto: la vittima spintonata per la spalla dentro al portone, il pedofilo che la segue e poco dopo esce di corsa.
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