Un bambino, Nino, in pieno Fascismo e durante la guerra di Etiopia (1936) cerca di diventare un bravo figlio della lupa per conquistare una sua compagnetta di scuola. Ma il suo fare un po' goffo, l'amicizia con il suo vicino di casa, l'antifascista Ruggerini, e con il figlio di questi, Gabriele, il ritorno dalla guerra del fratello maggiore di lui, provocheranno in Nino un radicale cambiamento e un rifiuto totale del regime e della violenza.
Un viaggio intenso e toccante verso la consapevolezza e la scelta: da una divisa che non viene indossata per caso a una divisa che Nino sceglierà di non indossare. La storia vista attraverso gli occhi di bambini protagonisti dei periodi raccontati. Nino esiste e non è solo, ma sono tanti bambini che l'autrice ha intervistato e di cui ha raccolto le esperienze nel suo film, La Memoria che resta.
Il libro contiene anche 2 appendici "Date e fatti storici" e "Il Fascismo e la scuola". Per raccontare un periodo difficile come quello del Fascismo e della guerra in Etiopia ai bambini, da un punto di vista comprensibile, perché la dimensione della scuola la vivono in prima persona.
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