"La cosiddetta terza dose, aggiuntiva, per pazienti immunocompromessi e pertanto particolarmente esposti ad un esito grave dell'infezione da Sars-CoV-2 è necessaria in base alle evidenze di studi scientifici. Questi pazienti hanno una risposta immunitaria compromessa dalle patologie da cui sono affetti o dalle terapie a cui sono sottoposti e necessitano pertanto di uno stimolo vaccinale suppletivo e ravvicinato nel tempo (entro 28 giorni) dal completamento del ciclo di immunizzazione. Per il resto della popolazione, la terza dose, il cosiddetto booster, che si è visto è in grado di potenziare di 8 o 10 volte la risposta immunitaria, potrà essere somministrata dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale". Così Giorgio Palù, numero uno dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e componente del Comitato tecnico scientifico nazionale, in un'intervista a 'Il Mattino'.
Fonte: Adnkronos
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