La Flc Cgil Palermo ribadisce la sua contrarietà sul piano di dimensionamento della rete scolastica, approvato ieri in conferenza provinciale a palazzo Comitini.
Il taglio prevede per Palermo e provincia la perdita di 17 autonomie. La pratica passa adesso all’assessorato regionale alla Pubblica istruzione.
Il sindacato della scuola della Cgil, assente ieri al tavolo come preannunciato, da più di un anno continua a denunciare, a tutti i livelli, sia i problemi che deriveranno dall’approvazione del decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico che le conseguenze dell’altro “altrettanto deleterio” provvedimento, in discussione, quello sull’autonomia differenziata, ricevendo da parte delle istituzioni accuse di fomentare “inutile allarmismo”.
“Ribadiamo, come fatto più volte, la nostra netta contrarietà a ogni forma di dimensionamento della rete scolastica palermitana, frutto di una logica e di un metodo inaccettabili – dichiara il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – Alla luce dei nuovi riferimenti normativi nazionali, riconfermiamo il nostro rifiuto della logica del decreto, che la Flc Cgil nazionale ha già impugnato, e che prevede per il 2024 - 2025 la soppressione di 698 autonomie, 92 per la Sicilia e 17 per Palermo e provincia. Un taglio che fonda le sue ragioni su chiare finalità di cassa e di risparmio, determinando freddi numeri come obiettivi da raggiungere. E il tutto fatto senza ricercare un serio confronto in partenza con le organizzazioni sindacali del settore, finalizzato a una reale e positiva razionalizzazione della rete scolastica nazionale”.
In attesa del giudizio di merito sul decreto impugnato davanti al Tar del Lazio, sul regolamento attuativo delle disposizioni sul dimensionamento della rete scolastica previste dalla legge di bilancio 2023, la Flc Cgil Palermo non ha partecipato, coerentemente, a nessun tavolo e non ha avanzato nessuna proposta di accorpamenti o di fusioni.
“Ci sembra, comunque, quantomeno ingeneroso – aggiunge Cirino - attribuirsi meriti e scaricare le colpe sulla conferenza provinciale e su chi ne faceva parte, per aver avanzato una proposta, in assenza della quale, comunque l’assessore al ramo avrebbe comunque fatto e farà un decreto di dimensionamento”.
“Pur avendo annunciato la nostra assenza dai tavoli e quindi ogni apporto in tal senso – spiega Cirino - avevamo comunque augurato buon lavoro alla Conferenza provinciale, perché composta da donne e uomini competenti in materia scolastica, che sicuramente, avrebbero potuto operare con criteri e logiche ‘non politiche’, pur dovendo, comunque avanzare una difficile proposta di taglio di autonomie scolastiche”.
“Ci dispiace soltanto che – conclude nella nota il segretario generale della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino - nonostante le tante assemblee fatte e lo sciopero del 17 novembre, che avevano tra i temi anche queste problematiche, i lavoratori del settore soltanto adesso comprendano la portata e le conseguenze di queste decisioni del governo nazionale”.
Fonte: Cgil Palermo
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