"Sul canone Rai ci sono una pluralità di ipotesi di riforma allo studio". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione davanti alla Commissione di vigilanza sulla Rai.
Tra le ipotesi di riforma del pagamento del canone tv ci sarebbe quella di legarlo non più al possesso di una tv ma di un'utenza telefonica, ha indicato Giorgetti. "Ormai le nuove tecnologie permettono di vedere i programmi televisivi anche tramite smartphone e tablet. Qualora il presupposto impositivo dovesse essere il possesso di una utenza telefonica comporterebbe di ridurre il canone pro capite. Basti pensare che oggi il canone risulta pagato da 21 milioni di utenti e le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni", ha spiegato.
Inoltre, una delle ipotesi di riforma del canone Rai sarebbe "lo scorporare dal canone la quota destinata agli investimenti, spostandola a carico fiscalità generale con graduale calo del canone pro capite".
Le ipotesi di riforma allo studio "si differenziano anche sui tempi, ma deve esser chiara la definizione degli oneri connessi al servizio pubblico e ci deve essere un'attenta revisione delle dinamiche di spesa dell'azienda", ha aggiunto Giorgetti, spiegando che sul tema ha convocato "un apposito tavolo di lavoro".
Fonte: Adnkronos
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