Domenica 1 luglio sono iniziati i saldi estivi, con promozioni e offerte in tutta la Sicilia e lunghe code di clienti nei negozi e nei centri commerciali. Eppure, la sensazione di essere circondati dal caos tipico della "febbre" degli acquisti estivi sembra essere solo apparente.
Un errore dare il via ai saldi estivi nel giorno di domenica: questo in sintesi il pensiero di Salvatore Bivona, presidente regionale della CIDEC - Confederazione Italiana Esercenti Commercianti, che motiva il trend negativo registrato all’inizio dei ribassi estivi in Sicilia con la scelta infelice della giornata festiva. La CIDEC rende noti i primi dati sulle vendite che giungono dalle quattro province isolane di Palermo, Agrigento, Enna e Caltanissetta.
“Impossibile ignorare che la domenica la gente si riversi in spiaggia – spiega Bivona, che ricopre altresì il ruolo di presidente provinciale della CIDEC di Palermo – resta solo da augurarsi che, nei prossimi giorni, la situazione migliori dopo una partenza tutt’altro che esaltante. Nello specifico – aggiunge – l’auspicio per Palermo è che l’opera di pedonalizzazione imponente voluta dal sindaco Leoluca Orlando si riveli vincente e che l’attuale titolo di Capitale italiana della Cultura del 2018 possa orientare soprattutto i turisti all’acquisto”. Per la provincia di Palermo l’avvio degli sconti ha registrato esiti negativi. I primi segnali arrivano da Partinico dove, come spiega il responsabile territoriale Salvatore La Franca, l’andazzo delle vendite si è attestato sotto le aspettative. “I commercianti – spiega l’esponente della CIDEC – non riescono a smaltire lo stock in giacenza e l’affluenza ai negozi è esigua: una situazione che riguarda tanto Partinico quanto i Comuni limitrofi”.
Dello stesso avviso Michelangelo Valenza, vicepresidente della CIDEC regionale e presidente provinciale dell’organizzazione di categoria della provincia di Agrigento, dove gli acquisti si sarebbero ridotti del 15% rispetto all’avvio dei saldi nel 2017.
Notizie negative anche dalla provincia di Enna dove, secondo le prime stime, il dato sulla contrazione delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso sarebbe identico a quello agrigentino. Secondo Massimo Petrone, esponente della CIDEC ennese, le date individuate non sarebbero affatto adeguate, poiché costringerebbero i commercianti a mettere in vendita articoli appena acquistati a prezzo pieno dai fornitori, con margini pertanto ridottissimi.
Bocciatura senza appello anche da un’altra provincia dell’entroterra: a Caltanissetta, il dato degli acquisti relativo al primo giorno di saldi si attesta ancora una volta intorno al -15% rispetto all’avvio dei ribassi nel 2017. Lo afferma il rappresentante provinciale della CIDEC nissena Carmelo Milazzo, a conferma di un inizio stentato del quale l’organizzazione sindacale auspica un’inversione nei prossimi giorni.
“Occorrono – conclude Bivona – una politica regionale più attenta al settore, come la CIDEC ha sempre chiesto nelle sedi istituzionali, e una nuova regolamentazione delle vendite che passi anche attraverso la riorganizzazione sul territorio di outlet e centri commerciali”.
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