Bagheria è pronta per il terzo saggio-spettacolo di Casa Teatro: venerdì 13 alle 21 sarà la volta de Le Donne al Parlamento, libero adattamento da Aristofane con testi e regia di Rosamaria Spena, in scena a Villa Cutò a Bagheria (PA). Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Bagheria e l'ingresso è gratuito.
A interpretare la celebre commedia teatrale del 392 a.C. saranno gli allievi del corso "Oltre il sipario", dai 15 ai 25 anni, che hanno lavorato sui personaggi al limite dell’assurdo disegnati dal grande commediografo greco. “Abbiamo giocato liberamente sullo scherno e i toni farseschi, - spiega la regista Rosamaria Spena - derivati dall’assurdità delle nuove idee proposte dalle donne di Atene, cercando di dare il senso che probabilmente Aristofane volle raggiungere con il suo testo: la rappresentazione di una realtà grottesca e irrealizzabile”.
I giovani attori raccontano una Atene che vive una profonda crisi politica ed economica. Stufe e angosciate da una democrazia corrotta, a causa della quale ognuno pensa solo al proprio tornaconto, un gruppo di donne capitanate da Prassagora decide segretamente di travestirsi da uomini e di infiltrarsi nell’assemblea cittadina, al posto dei mariti, per far approvare un decreto straordinario che gli permetta di impossessarsi di tutti i poteri politici. Forti della maggioranza acquisita artificiosamente, le donne di Atene riescono a prendere le redini del governo cittadino, destituendo gli uomini da ogni carica politica. Malgrado le iniziali perplessità anche gli uomini sembrano convincersi della bontà di questo “rovesciamento delle parti”.
Insomma, è tutto un gioco di farsa: invece di ristabilire l’ordine minacciato dalla crisi, le donne si inventano una morale e delle leggi sbalorditive, tese più a realizzare una specie di "Eden in terra" che una vera democrazia. Aristofane non prende assolutamente sul serio l’idea di un governo di donne: la sua è finzione gioiosa, fantasia spassosa, pretesto per scene spiritose con l’aggiunta di qualche “graffio” di satira personale. La regista spiega: “I tipi aristofaneschi sono quasi maschere, peraltro molto attuali, dietro cui si cela il ghigno amaro contro la corruzione della politica dei suoi tempi e l’amarezza ormai del tutto definitiva per un mondo, Atene e il suo antico splendore, in via di disfacimento”. Prossimo appuntamento con Casa Teatro, Troiane, con gli allievi di Oltre il sipario dai 18 ai 35 anni, venerdì 20 luglio ancora a Palazzo Cutò a Bagheria.
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