L’incendio che ieri ha devastato la cattedrale di Notre Dame a Parigi è “completamente sotto controllo. È parzialmente estinto e ci sono delle fiamme residuali da domare”, ha detto all’alba il portavoce della polizia Gabriel Plus. Cinquecento vigili del fuoco hanno lottato tutta la notte per salvare la struttura e già in mattinata ci sarà una riunione di tecnici e architetti strutturalisti francesi per capire se la cattedrale è stabile e se è possibile rimanere all’interno. Tutte le opere d’arte e anche quelle presenti nel Tesoro della cattedrale (tra cui la Sacra Corona di Spine, un pezzo della Croce e un chiodo della Passione di Cristo) sono state salvate e trasferite nella notte all’Hotel de Ville, la sede del comune cittadino. Saranno portate al Louvre già oggi o mercoledì. Lo riferisce l’emittente Bfmtv. Ora l’interrogativo è su ”come resisterà la struttura” ha dichiarato il segretario di Stato all’Interno, Laurent Nunez, incontrando la stampa, “accantonato il pericolo del fuoco, il problema è strutturale: capire come la struttura risponderà al fuoco violentissimo di questa notte”.
Il discorso: “Vorrei dedicare il mio pensiero a tutti i francesi. Perché Notre Dame è la nostra storia, la nostra letteratura. E la nostra storia sta bruciando. È un luogo nel quale abbiamo vissuto momenti duri, ma anche momenti di vittoria. È l’epicentro della cultura francese”: è quanto ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel suo discorso di fronte alla cattedrale ancora in fiamme, in cui ha promesso che “sarà ricostruita”.
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