"Stamattina abbiamo presentato alla procura di Patti una querela contro ignoti per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni e del figlio Gioele, 4 anni" e su "eventuali ritardi nella loro ricerche". Lo dicono i legali della famiglia Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello.
"In particolare - spiegano i due penalisti - chiediamo chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l'incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti probabili del figlio, il 19 agosto. Vogliamo che si indaghi - sottolineano i due avvocati - per capire se da parte di chi ha assistito all'incidente ci sono stati omissioni. Magari qualcuno poteva aiutare Viviana e non l'ha fatto, e anche se dopo qualcuna l'ha avvistata tra le campagne di Caronia e non è intervenuto per darle aiuto. Poi - concludono - vogliamo comprendere perché sono stati persi tanti giorni nelle ricerche e se ci sono stati ritardi. E nel caso, da cosa sono dipesi e da chi".
"La Procura della Repubblica di Patti sta proseguendo le indagini al fine di acquisire elementi di prova e riscontri, con riferimento ad ogni possibile dinamica dei fatti. Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, non è mai stata data, né avrebbe mai potuto essere espressa da questo Ufficio, alcuna indicazione di probabilità su ipotesi da escludere o privilegiare, nemmeno nel momento iniziale delle indagini". E' quanto dice il procuratore capo di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo che coordina le indagini sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele.
"Dall’esame dei fotogrammi iniziato in data 20 agosto 2020, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto 2020, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato", dice.
"Quanto al piccolo Gioele, è attualmente in corso l’elaborazione da parte del consulente di questa Procura delle migliaia di ulteriori fotogrammi ripresi dai droni dei Vigili fuoco nei giorni delle ricerche (oltre 16.000)" dice Cavallo. "Al momento, ad un primo studio dei fotogrammi consultati, non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre - spiega ancora - In ogni caso, ulteriori elementi dovranno essere ricavati dal necessario successivo approfondimento, ricorrendo a tutti i possibili strumenti tecnici diretti all’analisi dei medesimi fotogrammi".
"In data 13 agosto 2020 questa Procura disponeva, inoltre, l’acquisizione delle immagini satellitari dei luoghi inerenti la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele, tratte dal sistema satellitare europeo "Costellazione Copernicus" - dice - Tali immagini, allo stato, non sono risultate utili, ma, anche in questo caso, sono in corso ulteriori accertamenti ed approfondimenti tecnici".
Per la Procura "gli accertamenti investigativi si presentano, dunque, tuttora molto articolati e proseguono in ogni direzione, senza tralasciare, come già detto, alcuna ipotesi". E conclude: "Questo Ufficio, sin dal primo momento, è impegnato, senza risparmio di tempo, risorse ed energie, nell’acquisizione di tutti gli elementi possibili, non tralasciando alcun dato che possa contribuire a chiarire i tragici eventi accaduti".
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