Con l’acquisto di Joao Silva, attaccante 24enne preso dal Bari a titolo definitivo, dunque, si conclude il mercato del Palermo. Una finestra estiva in cui a dirla tutta ci si aspettava di più. Diciamolo chiaramente, l’arrivo della punta portoghese non cambia la sostanza di questo Palermo. Si poteva e si doveva programmare meglio, anche perché i rosanero avevano raggiunto la promozione in Serie A, di fatto, già a fine marzo e le casse risultano in attivo.
Quella del Palermo sembrava una rosa da perfezionare, con un innesto per reparto da aggiungere ai sostituti degli eventuali partenti, non certo da stravolgere. E, invece, si è fatta troppa confusione. A cominciare dal cambio dirigenziale di fine maggio, con le dimissioni presentate da Giorgio Perinetti per l’ingresso in società di Franco Ceravolo, voluto fortemente da Zamparini.
Poi, a causa della telenovela Hernandez, che ha tenuto banco tutta l’estate, il mercato ha vissuto una fase di stallo: dalla sua cessione, secondo quanto ha sempre dichiarato la dirigenza, dipendevano gran parte delle operazioni in entrata. Una partenza già scritta, eppure l’ufficialità della sua vendita all’Hull City è arrivata solo nell’ultimo giorno di mercato, quando era stato venduto già Kyle Lafferty al Norwich perché “è un donnaiolo ingestibile”. Oppure semplicemente perché, con la promozione in Serie A, il contratto del nordirlandese era scattato a 800mila euro a stagione. Fatto sta che i rosanero hanno cercato di prendere al suo posto Marco Borriello, un altro che con il gentil sesso ha un certo feeling. Ma è saltato anche questo affare per qualcosa come 500mila euro.
Quello della punta giallorossa, però, è stato l’ennesimo nome di prestigio che ha fatto sperare e sognare ancora una volta i tifosi rosanero. Spinti dall’entusiasmo generale della piazza, infatti, per tutta l’estate si sono rincorsi nomi su nomi, alcuni di alto livello. Si cominciò, ad esempio, con Alessandro Matri, voglioso di riscattarsi dopo le brutte parentesi alla Fiorentina e al Milan, per il quale lo stesso tecnico Beppe Iachini ammise un certo interesse. Poi, però, i club non trovarono l’accordo ed il centravanti oggi gioca per il Genoa, in prestito. Successivamente, saltato anche il ritorno di Andrea Caracciolo, furono fatti i nomi di Sebastian Giovinco, ma in effetti fu più una suggestione che altro, e di Simone Zaza del Sassuolo: anche qui, però, il tutto si risolse con un nulla di fatto.
Si è parlato in lungo e in largo dei vari Pavoletti, Ardemagni, Paulinho, Duvan Zapata, Larrondo, Obinna, Guidetti e chi più ne ha più ne metta. E invece no, nessuno di questi vestirà la maglia del Palermo. Alla fine si è scelto di puntare tutto sul nazionale danese Simon Makienok, 23 anni, fisico statuario e, soprattutto, 35 reti in due anni e mezzo al Brondby (di cui 3 nelle prime 5 partite del campionato danese in corso).
Ma la stagione dei rosanero non sarà affatto facile: Iachini si ritrova a dover gestire un organico di 33 giocatori, di cui 5 attaccanti, la cui età media è di 21 anni, tutti all’esordio nella massima serie, eccezion fatta per Dybala, e ben 15 difensori (anche se Aronica è vicino alla risoluzione). Ma in fondo si sa, la miglior difesa è... la difesa.
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