Il formaggio si produce con il latte fresco. Questa frase sembrerebbe non dire nulla di nuovo o di così scandaloso, invece, questa certezza viene messa in discussione dall’Unione europa che, nei giorni scorsi, ha inviato all’Italia una diffida che obbliga ad eliminare il divieto di detenzione ed utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari destinati al consumo umano.
Per difendere il comparto e le 26 specialità casearie dell'Isola messe a rischio dall'Ue, dirigenti, allevatori e casari di Coldiretti Sicilia hanno partecipato alla manifestazione che si è svolta mercoledì mattina a Roma in piazza Montecitorio, «perché i formaggi siciliani - sottolineano il presidente e il direttore dell’organizzazione agricola, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo - rappresentano la storia e la cultura dell’Isola dove il ventaglio di produzione riesce a soddisfare tutti i palati».
In tutt’Italia la Coldiretti ha un unico obiettivo: dire no al formaggio senza latte. «Sarebbe una rovina per il tessuto economico determinante soprattutto nelle aree interne - aggiungono -. Siamo al paradosso di un’Europa che pensa a come eliminare secoli di storia agroalimentare nazionale e regionale. La nostra cultura casearia offre lavoro a migliaia di persone che in questo comparto continuano ad investire e anche a giovani che imparano un mestiere».
In tutte le sedi della Coldiretti si potrà firmare la petizione per la tutela del made in Italy, della qualità, e della distintività della filiera lattiero-casearia.
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli pił letti