A Palermo è davvero arrivato il momento di alzare la voce e gridare: "Piantala!". Questo il nome dell'iniziativa che oggi sarà presentata presso l’Assessorato alla Scuola del Comune di Palermo, e che si svolgerà il 3 dicembre presso i locali della Scuola Giovanni Falcone nel quartiere dello Zen.
Alunni e genitori della scuola pianteranno attorno all'istituto 200 alberi per rispondere ai continui raid che hanno devastato l'edificio, le aule, le palestre. L'iniziativa, in collaborazione con l'associazione "Vivi Sano Onlus", intende "lanciare un messaggio forte e chiaro sull'intenzione di contrastare la cultura della violenza e della sopraffazione". Non solo: la scuola sarà anche dotata anche di attrezzature sportive e di grate a protezione degli infissi grazie al contributo di due imprenditrici, Valeria Grasso di 'Donne Impresà di Confartigianato Palermo, e Daniela Prestigiacomo di 'Vivi Sano Onlus'.
Gli alunni saranno poi i protagonisti del momento più significativo della manifestazione, e cioè la ricollocazione all'ingresso della scuola del busto di Giovanni Falcone restaurato dagli allievi dell'Accademia di Belle Arti dopo gli atti di vandalismo dei mesi scorsi. Interverranno anche il sindaco Leoluca Orlando e Maria Falcone, sorella del magistrato. Si alterneranno rappresentazioni teatrali con attori contadini e attività ludiche.
“La manifestazione che avrà luogo il 3 Dicembre alla Scuola Giovanni Falcone dello Zen – afferma l’Assessore Evola – è un’altra tappa di quel percorso che l’amministrazione ha intrapreso come risposta agli atti di vandalismo che l’istituto ha subito nelle scorse settimane. “Piantala” è un’iniziativa che vuole sensibilizzare alunni, docenti e i cittadini del quartiere al rispetto dell’ambiente e alla sua fruizione come patrimonio di tutti. Questo perchè gli "alberi che verranno piantati dagli studenti della scuola non hanno solo un carattere simbolico, ma sono il segnale che anche in un quartiere pieno di difficoltà come lo Zen può rinascere la speranza e che le nuove generazioni possono e devono prendersi cura di quel bene comune che è il loro territorio. Isolare chi vede la legalità come intralcio al proprio dominio attraverso questo tipo di iniziative, oltre al normale corso della attività didattica – conclude l’Assessore alla Scuola – può contribuire a rompere quelle catene che per troppo tempo hanno impedito una sana crescita di quella parte della città messa sotto giogo dalla criminalità sia spicciola che organizzata”.
Fonte: redazione palermomania.it
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti